1969
“ Con i tempi che corrono anche la memoria si è dovuta organizzare; ha i suoi archivi, scaffali, cartelle contrassegnate da indicazioni riepilogative. Carlo Berté ha la sua, con questa etichetta, concentrata da un magazziniere forse un po’ pazzo “pittura di evasione; tela di ragno nel Tesoro di Atreo; parente di Monsù Desiderio”
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“La stesura del colore, prima prevalentemente grafica, realizzata con un segno colante che poteva sembrare non umano, per la rinuncia agli strumenti che da tempo immemorabile guidano nella retta o nel cerchio la mano dell’uomo, la stesura del colore si è fatta turgida, ha trovato contorni o volumi ben definiti, dopo un fluttuare morbido che ha tolto peso e sostanza alle cose.”